La Legge 55/2006 ha introdotto i “patti di famiglia” in Italia (art. 768 bis del codice civile), consentendo ai titolari di imprese di trasferire anticipatamente beni ai discendenti più idonei. Questo contratto, redatto per atto pubblico, coinvolgendo anche coniugi e legittimari, mira a garantire la continuità aziendale e prevenire conflitti ereditari. È una deroga ai patti successori e alle norme di collazione. Le controversie in materia di patti di famiglia devono passare attraverso la mediazione civile obbligatoria promuovendo il dialogo e rispettando i bisogni di tutti i soggetti coinvolti, favorendo così la continuità dell’impresa oggetto del patto di famiglia. Approfondiamo l’argomento.
Materie di mediazione obbligatoria
Le controversie in materia di patti di famiglia devono passare attraverso la mediazione civile obbligatoria promuovendo il dialogo e rispettando i bisogni di tutti i soggetti coinvolti.
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