01 Ottobre
Redazione
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ADR Intesa parteciperà al convegno “Mediazione Civile dal 2010 – Risultati e iniziative in un confronto con le istituzioni” che si terrà il prossimo 19 ottobre, dalle 11.00 alle 14.00, presso la Sala Unità d’Italia della Corte d’Appello di Roma.
Il Convegno è organizzato dalla Commissione Conciliazione – Coordinamento della Mediazione dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Roma, in collaborazione con i principali Organismi di Mediazione italiani, tra cui ADR Intesa. Tra i relatori, il responsabile dell’Organismo nonché Amministratore Delegato di ADR Intesa, dott. Salvatore Zambrino, interverrà sul tema: “Gli orientamenti della politica e le ipotesi di riforma della normativa sulla mediazione”.
Il convegno sarà il luogo per definire lo stato dell’arte della mediazione civile e valutare, tra addetti al settore e esponenti politici e tecnici, le ipotesi di riforma e di incentivazione di un Istituto giuridico che contribuisce notevolmente alla riduzione del carico degli uffici giudiziari, migliorando, nel contempo, le relazioni tra le parti in conflitto.
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È fondamentale capire come si può gestire il conflitto per riuscire a superarlo al fine di raggiungere l’accordo.
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L’articolo 5, comma 1, del decreto legislativo n. 28/2010, che ha subito importanti modifiche da parte della riforma Cartabia, prevede le materie per le quali, chi intende avviare una causa, deve prima esperire la procedura di mediazione, tra cui “le liti relative a condominio”.
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Ecco quali sono le controversia condominiali per le quali esiste l’obbligo di esperire la mediazione obbligatoria.
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A febbraio 2025 è previsto un nuovo corso base per diventare mediatore civile, rivolto a tutti i laureati, della durata di 94 ore.
Materie di mediazione obbligatoria
Nelle controversie per le quali è previsto come obbligatorio l’esperimento del procedimento di mediazione, quest’ultimo è condizione di procedibilità della domanda giudiziale.
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La materia condominiale rientra nell’alveo in cui la mediazione si pone come condizione di procedibilità della domanda giudiziale.