La Direzione generale di statistica del Ministero della Giustizia ha reso noti, il 6 giugno scorso, i risultati emersi dallo studio relativo all’attuazione del decreto legislativo n. 28 del 2010, nel periodo di riferimento che va dal 21 marzo 2011, data della sua entrata in vigore, alla fine del mese di aprile 2012. Due sono i dati che appaiono di maggiore interesse. In primo luogo, va rilevato che quasi la metà dei procedimenti di mediazione risultano instaurati presso organismi privati. Infatti, sopra un totale di 59.293 procedure definite nel periodo considerato, 28.768 risultano svolte presso organismi di diritto privato iscritti al registro del Ministero della Giustizia, contro le 15.916 delle 82 Camere di commercio e le 14.394 dei Consigli dell’ordine forense abilitati, con appena 214 procedimenti distribuiti tra i 59 altri ordini professionali. Diversa invece la lettura dei dati ove si faccia riferimento alla media dei procedimenti svolti per organismo: a fronte di 50,5 procedure per organismo privato, infatti, risultano definite ben 194 mediazione per Camera di commercio e 139 per Consiglio dell’ordine abilitato. Resta comunque il dato del più che frequente ricorso degli interessati ad organismi privati, che sembrano quindi essere oggetto di una percezione complessivamente favorevole da parte degli utenti, malgrado le pessimistiche previsioni da più parti avanzate, circa il profilo in esame, nei primi tempi successivi all’entrata in vigore della mediazione obbligatoria.
Per avviare un procedimento di mediazione ai fini della composizione bonaria della controversia esistente, occorre presentare una specifica istanza ad ADR Intesa.