mediazione obbligatoria conciliazione

ADR Intesa aderisce a Confimpresa

Con la recente adesione a Confimpresa, associazione datoriale a carattere nazionale con finalità di tutela e rappresentanza delle imprese, è stato fatto un altro importante passo in avanti di ADR Intesa nell’ambito dello sviluppo delle PMI e della nuova imprenditorialità.

La recente iscrizione di ADR intesa al n. 311 del Registro degli Enti abilitati alla formazione ex d.lgs. 28/2010 si pone nell’ambito della promozione della cultura della mediazione, strumento che si rivelerà determinante sia per le imprese sia per l’investimento in Italia di capitali stranieri, a tutto vantaggio della collettività.

 

Mediazione-obbligatoria

ADR Intesa, Responsablità sociale condivisa e Pari Opportunità

A seguito della presentazione da parte del Consiglio d’Europa e della Commissione Europea della prima stesura della Carta sulle responsabilità sociali condivise, ADR Intesa ha aderito alle Linee programmatiche per la diffusione e l’applicazione delle norme e dei principi della Responsabilità sociale, con particolare riferimento alla Pari Opportunità, riferimento da sempre nell’animus di ADR Intesa, in linea con quanto previsto dalla Carta delle Pari Opportunità, promossa dal Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociale e dal Ministero per le Pari Opportunità.

Aderendo alla predetta Carta RCS ed al correlato “Manifesto programmatico per la promozione della Responsabilità Sociale Condivisa“, ADR intesa conferma il proprio impegno ad andare al di là di una visione riduttiva di efficienza economica delle proprie attività prendendo in considerazione gli interessi di tutte le parti coinvolte. A tal fine ADR Intesa, sin dalla propria costituzione, ha adeguato la propria governance ai principi dell’economia socialmente responsabile in modo da creare vantaggi competitivi duraturi da un lato e contribuire al benessere collettivo dall’altro.

Di conseguenza, ADR Intesa ha aderito al progetto “Spazio alla Responsabilità” promosso da Confimpresa ed avente come obiettivo la diffusione delle norme e dei principi di comportamento responsabile con particolare riferimento alle Pari Opportunità, enfatizzando l’impatto positivo che esso ha e potrebbe avere sullo sviluppo economico e sociale in Italia.

Per visualizzare il Manifesto programmatico RCS cliccare qui.

mediazione civile obbligatoria dl 69-2013 dlsg 28-2010

Il Ministro Severino al CSM: sensibilizzare all’uso della mediazione

Nel corso del suo intervento al CSM, il Ministro Severino ha rivolto l’attenzione anche all’istituto della mediazione. Nel periodo compreso tra il 21 marzo 2011 ed il 31 marzo 2012 risultano iscritte, presso gli organismi abilitati, 91.690 mediazioni. Tale numero tiene conto, seppur in una misura minima, delle materie per le quali è scattata l’obbligatorietà il 21 marzo 2012: risarcimento derivante da circolazione di veicoli e cause di condominio.
Oltre la metà delle mediazioni in cui ha aderito la controparte si sono concluse con il raggiungimento di un accordo. Capita non di rado che le parti non partecipino alla mediazione e ciò va a discapito del carico dei Tribunali e della celerità del processo.
Il Ministro punta, quindi, l’accento sulla necessita di sensibilizzare la partecipazione alla mediazione, sia essa di tipo pre-processuale che endoprocessuale, anche per le materie non obbligatorie.

Qui di seguito riportiamo l’estratto dell’intervento del Ministro relativo alla mediazione:

Nel quadro del recupero dell’efficienza nel settore civile, particolare attenzione viene dedicata all’istituto della mediazione civile obbligatoria. Nel periodo compreso tra il 21.3.2011 ed il 31.3.2012 gli affari iscritti presso gli organismi di mediazione abilitati risultano pari a 91.690, tenendo conto comunque che il flusso è destinato a crescere sensibilmente, dal momento che le materie del risarcimento da circolazione stradale e quella delle liti di condominio sono state inserite solo dal 21.3.2012. Per i tentativi di mediazione cui ha aderito la controparte, il risultato è particolarmente confortante, dal momento che almeno nella metà dei casi si giunge all’accordo. Si tratta tuttavia di un dato relativo in quanto, per altro verso, i due terzi dei tentativi di mediazione non vedono purtroppo la partecipazione della controparte, cosicchè lo strumento realizza i suoi effetti per il solo 35% degli affari previsti. Pertanto, può dirsi che se vi è partecipazione al tentativo di mediazione, la sua percentuale di riuscita è alta; quindi, quanto più si sensibilizzerà l’adesione al meccanismo della mediazione, tanto più si accrescerà l’effetto deflattivo sui carichi di lavoro della giustizia civile. In quest’ottica, è di fondamentale importanza il ruolo del giudice, nella possibilità di delegare l’accesso alla mediazione anche nelle materie non previste come obbligatorie, nelle quali uno degli effetti favorevoli per le parti è indubbiamente il risparmio delle spese processuali. Purtroppo si constata che la mediazione delegata si colloca a livelli bassissimi, nella misura del solo 3% di quella complessiva. Appare quindi necessario sensibilizzare i magistrati del settore civile alla pratica della mediazione, sia attraverso specifiche azioni formative e sia valorizzando, a livello professionale, la definizione della controversia con strumenti alternativi alla tipica decisione giudiziaria.

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Ministero della Giustizia, pubblicate le nuove statistiche

La Direzione generale della Statistica del dicastero di via Arenula ha aggiornato al 31 marzo 2012 i dati ministeriali relativi alla proiezione nazionale delle mediazioni civili e commerciali, con analisi delle iscrizioni per materia, valore, tipologia di adesione, distribuzione geografica, durata delle procedure in confronto con la giustizia ordinaria.

Dalla detta rivelazione è evidente l’impatto dell’avvio dell’obbligatorietà del tentativo di mediazione per Condominio e RC auto. Come si ricorderà, per queste materie l’obbligo di presentarsi davanti ad un mediatore è stato posticipato di dodici mesi rispetto alle altre materie a seguito del rinvio deciso dal Dl 225/2010 (cd. milleproroghe), convertito dalla legge 10/2011.

In particolare, dal confronto con la precedente rilevazione, si è potuto riscontrare che l’effetto dell’introduzione delle dette materie  ha comportato (solo negli ultimi 10 gg di marzo!) un incremento del 644% per le controversie relative al risarcimento danni da circolazione di veicoli e natanti che passano da 115 a 856 casi, e del 286% per le richieste di mediazione per controversie in materia di condominio che passano da 94 a 363 casi.

Altro elementi interessanti sono:

–     l’aumento del valore medio della controversia che passa dai 93.700 euro ai 118.299 euro;
–     un leggero aumento (1%) delle adesioni alla mediazione (dal 64% al 65%)
–     un leggero aumento (1%) degli aderenti assistiti dall’avvocato;
–     l’incremento delle controversie demandate dal giudice che passano dal 2% al 2,7% del totale.

È facile predire che il trend di crescita evidenziato dalla mediazione dal complesso delle statistiche ministeriali proseguirà anche per il futuro. È altrettanto evidente che è ancora troppo presto per verificare l’impatto dell’istituto della mediazione nelle controversie delle “neo materie” ma è certo che il raffronto tra la durata minima dei processi azionati innanzi al tribunale ordinario (in media 1.066 giorni), e la durata della mediazione concluse positivamente (circa 61 giorni) la dice lunga sull’efficacia della mediazione.

Per scaricare il file delle statistiche cliccare qui.

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